2015-02-11 12:56:47 Paztso:
2015-02-11 12:56:47 DeviDev: Currently No Article
2015-02-11 12:56:47 Baz: @Michele e @RemtonJDulyak . Premetto, scusate per il lungo post.
Attualmente ci sono tre modi in cui un'azienda può muoversi in questo campo:
-apportare piccoli cambiamenti, avendo però già una "storia" (Samsung, Apple, HTC)
-apportare cambiamenti più significativi ma vendendo a prezzo alto (YotaPhone)
-combattere sul rapporto qualità /prezzo (OnePlus)
Questo smartphone (riferito al BQ Aquaris), guardandolo in un contesto globale, ha ben poco mercato e probabilmente morirà lì (se si fa conto chi sono i più grandi produttori al Mondo allo stato attuale). Innanzitutto il sistema operativo è sconosciuto ai più, ovviamente non parlo di geek ma di gente "comune" che non conoscono neanche l'esistenza di HTC ma giusto di Android e iPhone (e a volte è già tanto), e non sono pochi, tutt'altro.
Lanciare uno smartphone con un sistema operativo che non ha una base in questo settore (smartphone) e lanciarlo a un prezzo alto ne determinerà il fallimento nella maggior parte dei casi. Già lanciare uno smartphone con Android (che spesso attira più del brand in sé) ma di una marca non particolarmente conosciuta è un rischio (e qui si torna alle due strategie utilizzate, come quella di YotaPhone e di OnePlus) ma che a volte può funzionare anche se poi quasi sicuramente una delle due correggerà il tiro (ossia OnePlus non venderà per sempre smartphone dal così buono rapporto qualità /prezzo come OnePlus One).
Certo ci sono variabili enormi perché stanno entrando di forza (o sono entrati) mercati "giovani" e particolarmente interessanti come Cina, Brasile, Russia e India che hanno il potenziale per sbilanciare gli equilibri.
Soprattutto la Cina per via del suo bacino d'utenza può pensare di modificare gli equilibri ma qui sta alle aziende sapersi vendere e magari fare quanto sta facendo Xiaomi (ossia non puntare direttamente agli USA per espandersi, piatto ricco ma mercato complesso) ma piuttosto a mercati più semplici come Brasile e Russia.
Questo significa che non ci sarà mai un cambiamento? Ovviamente no e basta vedere il mercato degli smartwatch che, per quanto giovane, sta mostrando qualcosa: molti produttori preferiscono non scegliere Android Wear o avere quantomeno un'alternativa basata su un sistema operativo proprietario (l'ha fatto Samsung, lo farà HTC, lo farà LG, etc.). Questo è probabilmente dovuto alla possibilità per i produttori di non essere vincolati a Google per quanto riguarda la strategia evolutiva della piattaforma e, allo stato attuale, avere supporto sia per Android che per iOS. Non mi sorprenderebbe se presto Android Wear si aprirà anche ad altre piattaforme a livello di supporto (iOS) ma bisognerà capire lo sviluppo in che direzione andrà .
In definitiva, entrare come nuovo "player" in un mercato come quello degli smartphone è difficile sia per quanto riguarda la marca sia per quanto riguarda la piattaforma e o si hanno solide basi e si rischia (Samsung con Tizen) o si rischia ancora di più (smartphone con Ubuntu).
Detto questo, la prossima "grande cosa" secondo me saranno i terminali con schermi flessibili e non parlo di cose come Galaxy Note Edge/Galaxy S6 Edge/G Flex 2 ma di veri e propri dispositivi in grado di cambiare la propria forma in base all'esigenza. Ma ci vorrà del tempo per lo sviluppo tecnologico e quindi qualche anno prima di vederli effettivamente sul mercato, soprattutto a prezzi "umani".]]>
2015-02-11 12:56:47 Kayne:
2015-02-11 12:56:47 Diablo:
2015-02-11 12:56:47 Baz: Social Magazine scritto da geek.
2015-02-11 12:56:47 Eltos:
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